italiano

E se il mancato uso del congiuntivo non fosse poi un problema?

Che cosa parliamo a fare criticando chi non sa utilizzare i verbi se poi basta aprire i quotidiani per vedere indicativi che rimpiazzano allegramente congiuntivi?
Sto facendo una collezione di scivoloni linguistici dei giornalisti che poi sistemerò in un meraviglioso collage da guardare nei momenti in cui ho scarsa fiducia nelle mie capacità: ci si arrangia come si può insomma. Di solito per consolarmi uso Facebook, che non è di carta e non si rovina con le lacrime amare che mi scendono, ma mai avevo considerato l’idea di poterlo fare sugli strafalcioni di persone che vivono di questo.
Di questo passo diventerò una ritrattista di fama internazionale: disegno volti come fossero patate germogliate ma, se il requisito per essere giornalisti non è sapere l’italiano, il requisito per essere pittori (lasciamo stare l’arte astratta perché la lingua è astratta sì, ma ha delle regole) non è saper disegnare decentemente.
Accipicchia se è strano il loro mondo, o forse è solo avanti: abbatte i cliché per emanciparsi da altri settori, potente eh?
Un idraulico deve conoscere tubi, valvole eccetera, loro NO non devono conoscere la lingua. Non vogliono mica stare alle regole del buonsenso degli altri sistemi o delle altre professioni, devono dimostrare di essere al passo con i tempi.
“Non sai coniugare nemmeno il verbo essere al congiuntivo imperfetto ma ciò ti dà quel tocco da poeta maledetto che sì, sei assunto”. E sbam. Cosa possiamo dire ai caproni non giornalisti che sbagliano? “Leggi di più”? No, nemmeno. Possiamo solo dire al temerario difensore dell’indicativo di turno: “Oh wow, hai mai pensato di iscriverti all’albo e poi cercare lavoro presso qualche importante quotidiano? Hai tutte le carte in regola”.
E, qualche mese dopo, ritagliare i suoi articoli e aggiungerli al nostro collage. Sì, perché lui ce la farà.
L’ignoranza, quell’ignoranza, in Italia, nel 2014, dovrebbe essere considerata una colpa: invece no, viene vista come essere modesti, “parlare come si mangia”, “volare basso”. Gli slang nuovi di stampo Englishiano che non si incula nessuno sì, ma un “fossi” anziché “eri” è troppo, mica lo puoi scrivere in un giornale che comprano tutti, eh no.
(Generalizzo per ovvi motivi, ma nemmeno li leggerei i giornali se fossero tutti individui simili. Il buon senso abbiatelo voi nel leggere, considerando quanto alla sottoscritta piaccia esagerare per ironizzare).